SISTEMA IMMUNITARIO E SPORT – LINEE GUIDA PER IL SUPPORTO IMMUNOLOGICO
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21 Marzo 2022VITAMINE DEL GRUPPO B
Le vitamine del gruppo B sono vitamine idrosolubili, un insieme eterogeneo di sostanze con attività biologiche molto diverse tra loro, ma senza un valore energetico (come tutte le vitamine).
Le vitamine sono presenti sia negli alimenti di origine vegetale che in quelli di origine animale, pertanto non è corretto affermare che, per garantire un giusto apporto di vitamine, è necessario consumare solo grandi quantitativi di frutta e verdura.
Una loro carenza, soprattutto se protratta nel tempo, può provocare lesioni, malformazioni congenite, cataratta, neoplasie, malattie cardiocircolatorie, fino ad avere effetti nefasti.
Le vitamine esplicano la loro azione sul metabolismo dei macronutrienti (carboidrati, lipidi e proteine), sulla produzione di energia, sulla tonicità e resistenza degli annessi cutanei, inoltre agiscono a livello del sistema nervoso e del sistema immunitario.
Dalla recente letteratura scientifica emerge il ruolo determinante delle varie vitamine ad esempio:
- La vitamina B1 (tiamina) sopprime lo stress ossidativo e ha proprietà anti-infiammatorie. Una sua carenza provoca neuro-infiammazione e sovra-espressione di citochine pro-infiammatorie.
- La vitamina B6 (riboflavina) influenza l’immunità cellulare, in particolare il suo deficit altera la differenziazione e maturazione dei linfociti. La sua carenza è stata associata a cambiamenti immunologici negli anziani, in persone infette da HIV e pazienti con uremia o artrite reumatoide. La supplementazione con vitamina B6 (50-100mg/giorno) per 14 giorni ha dimostrato di migliorare la risposta immunitaria in pazienti criticamente malati.
- La vitamina B12 è fondamentale nel metabolismo delle proteine, dei glucidi e dei lipidi, ha un ruolo importante nella modulazione del sistema immunitario, nel funzionamento del sistema nervoso e nel metabolismo dell’acido folico e per questo influenza anche la formazione dei globuli rossi.
- La vitamina B9 (acido folico) ha una funzione coenzimatica ed essenziale per la vita dei globuli rossi e la corretta composizione del sangue; interviene nel metabolismo degli aminoacidi ed è fondamentale per l’accrescimento e la riproduzione cellulare, in particolar modo per la corretta formazione del tubo neurale e lo sviluppo del sistema nervoso e del feto.
FABBISOGNO E BIODISPONIBILITA’ DELLE VITAMINE DEL GRUPPO B
L’organismo non è in grado di sintetizzarle, se non in dossi minime, pertanto devono essere necessariamente introdotte tramite alimentazione o, meglio ancora, tramite integrazione.
Tuttavia, non è detto che la sola alimentazione sia in grado di colmare il fabbisogno di queste vitamine, a causa di:
- Regimi alimentari squilibrati, tra cui l’alimentazione vegana, che eliminando alimenti di origine animale, porta ad una carenza di vitamina B12;
- Processi di cottura, in grado di degradare alcune vitamine (Vit B9);
- Alcool e fumo, che ne riducono l’assorbimento.
La biodisponibilità orale delle vitamine, ossia la quantità realmente disponibile ed efficace, è estremamente variabile:
- Vitamina B1 è tra il 3-7%
- Vitamina B6 è del 50%
- Vitamina B12 dipende dalla presenza del fattore intrinseco dello stomaco, dosaggio e fonte di estrazione.
- Vitamina B9 (acido Folico) dalla sua forma inattiva richiede la conversione operata da un enzima (il metilen-tetraidrafolato reduttasi che, per deficit genetico, è inespresso in circa il 3,5% della popolazione europea) che provoca quindi inibizione nella conversione nella forma attiva e conseguentemente anche aumento della omocisteinemia (fattore di rischio cardiovascolare).
Queste vitamine, una volta introdotte nell’organismo, per svolgere le proprie funzioni, devono essere convertite nella forma attiva.
Oltretutto, alcuni farmaci, polimorfismi genetici o delle carenze ereditarie di enzimi funzionali, possono influire su questi processi; ad esempio si stima che il 20% della popolazione non sia in grado di convertire la vitamina B6 in Piridossal 5-fosfato, la sua forma attiva.
COME SCEGLIERE L’INTEGRATORE GIUSTO?
Questo è il motivo per cui un buon integratore, dovrebbe contenere queste vitamine già nella loro forma attiva e quindi biodisponibile e soprattutto ai giusti dosaggi in grado di esplicare la loro funzione.
Per esempio, per quanto riguarda la forma attiva delle vitamine, nel momento in cui si acquista un integratore, è necessario scegliere:
- Per la vitamina B9 il metil-tetraidrafolato e non l’acido folico
- Per la vitamina B12 la metil-cobalamina e non la cianocobalamina
- Per la vitamina B2 il riboflavin 5’ fosfato e non la riboflavina
- Per la vitamina B6 il piridossal-fosfato e non hcl piridossina
La legislazione italiana ed europea, non prevede l’obbligo di inserire in etichetta la presenza della forma attiva o indicare la biodisponibilità della sostanza.
Questo fa sì che ci sia una vendita di integratori e nutraceutici dannosa non solo per la salute ma anche per il portafoglio.
Per questo motivo, per la scelta di un integratore, è fondamentale affidarsi sempre a personale qualificato (farmacista o medico specializzato), che sappia valutare il dosaggio, la biodisponibilità, le modalità di assunzione ed eventuali interazioni.
FONTI:
TRATTATO ITALIANO DI NUTRACEUTICA CLINICA. 2017
Cicero. Colletti. Handbook of Nutraceuticals for clinical use. 2018
Evidence of a thephylline-induced vitamin B6 defiency caused by non competitive inhibition of pyridoxal kinase. J lab Clin Med. 1989 J Lab Clin Med. 1989 Jan;113(1):15-22.
Spinas, Enrico, et al. “Crosstalk between vitamin B and immunity.” J Biol Regul Homeost Agents 29.2 (2015): 283-8.
L’alimentazione per l’esercizio fisico e lo sport Michelangelo Giampietro.